Disegno di Sebastian
Uno dei più bei regali che abbia mai ricevuto è un disegno. Un semplice disegno di un bambino di 8 anni. Era il 2006 e con mia moglie eravamo appena rientrati a Milano da uno dei nostri viaggi in Toscana dove stavamo cercando di comprare un podere in provincia di Pisa, nel comune di Peccioli. Il Podere Borgaruccio. Già dai primi viaggi avevamo capito che anche vendendo tutti i nostri averi non saremmo mai riusciti a mettere da parte neanche i soldi necessari necessari per comprarlo; ma negli ultimi due viaggi era ormai chiaro che anche la ristrutturazione avrebbe richiesto molte più energie e molto più denaro di quanto avessimo mai immaginato. A poco era servito cambiare architetto e abbandonare i suoi progetti faraonici. Anche il nuovo geometra, con i suoi ben più modesti progetti , ci confermava che tutta l’operazione di acquisto e ristrutturazione sarebbe stata un’operazione quanto meno azzardata per le nostre possibilità.Un passo più lungo di entrambe le gambe. Quest’ultimo viaggio di rientro a Milano mi era sembrato interminabile e non riuscivo a frenare i pensieri che mi ingolfavano la mente. A lungo avevo coltivato la suggestione di poter finalmente cambiare vita, dedicarmi all’agricoltura, alla cura della vigna, alla creazione del mio vino; poter creare uno spazio in cui vivere insieme alla mia famiglia in modo più umano, lontano finalmente dalla frenesia di una vita di cui faticavo sempre più a trovare lo scopo e il perchè. Per mesi avevamo curato questa fantasia ed ora il sogno si infrangeva nella dura realtà dei fatti: non ce lo potevamo permettere. Intanto ero sulla tangenziale di Milano, in coda al casello, con un sogno alle spalle ed un grigio ineluttabile destino davanti a me. Nei giorni che seguirono non credo di aver parlato molto, anzi. Per essere sincero non mi ricordo nemmeno che cosa abbia pensato o fatto. Di certo mi ricordo che ogni tanto riprendevo la calcolatrice per fare qualche ennesima verifica ma, i conti continuavano a non tornare. Ero definitivamente un bellissimo niente senza un futuro. Non so quanti giorni trascorsero quando un giorno mio figlio Sebastian mi si fece incontro e mi disse: “Babbo, ho fatto questo per te”. Era un disegno a pennarello, su un normalissimo foglio A4 della stampante. C’erano degli alberi da frutto e accanto delle piante di vite incredibilmente sinuose e vigorose, con grandi grappoli d’uva appesa. Ma quando aveva mai visto com’era fatta una vite? Mi sono chiesto. Le più belle viti che io abbia mai visto. Un bel sole le illuminava e in mezzo al cielo campeggiava la scritta “PER BABBO”, che non era solo una dedica ma era un’incredibile incitamento ad andare avanti, a non arrendersi. Era un “forza Babbo vai avanti, sono sicuro che ce la farai, perche’ questo e quello che vuoi ed io ti saro’ sempre vicino”. Da allora, nonostante i molti traslochi, custodisco questo disegno come una reliquia preziosa perche’ molto probabilmente senza questa piccola opera d’arte di un bambino di 8 anni non sarei lo stesso e non sarei qui adesso.. In questi giorni ci ho pensato tanto ed ho deciso di scrivere questo post perche’ presto Sebastian lo leggera’ ed e’ giusto che sappia quanto importante sia stato per me, senza dover necessariamente aspettare di essere un vecchio decrepito pieno di rimorsi per per cose non dette o non fatte nei momenti opportuni. Così, più ci penso e più voglio che questo tu lo sappia Sebastian: sei stato un dono della vita per rendermi una persona migliore. Ue’, però non ti montare la testa adesso eh! E mi raccomando…non fare il somaro…studia che la scuola è importante!
Babbo
(Re-post di un articolo del 24 Maggio 2012)
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