SAN DONATO IN BELLARIA
La Dimora Storica Toscana tra Vigneti, Frutteti e Boschi di Castagno.
Esistono luoghi che ci chiamano, magari anche da molto lontano. Non ne conosciamo la ragione, ma, ancora prima di averli visti, sappiamo che seguendo il loro richiamo ritroveremo un pezzo della nostra anima.
Silvia Montemurro
PALAZZO SAN DONATO IN BELLARIA
Una dimora storica Toscana
Il Palazzo di San Donato in Bellaria venne edificato verso la metà del secolo XVII dal pievano di Chianni Domenico di Marcantonio Bacci, esponente di una delle più nobili famiglie del luogo.
LA CAPPELLA
Un'esecuzione magistrale
Come ogni casa nobiliare che si rispettasse, nel Palazzo di Bellaria non poteva mancare la cappella privata.
Gli affreschi siano attribuibili a Domenico Tempesti - noto pittore toscano nato a Volterra il 9 agosto 1729 - e alla sua bottega.
VIGNETI E FRUTTETI
A 450 m.s.l.m su terreni di sciste, San Donato in Bellaria è il luogo ideale per coltivare vigne, meli e peri, ciliegi e mandorli secolari, il tutto in un paesaggio rurale antico, lontano dall'agricoltura intensiva e gestito esclusivamente con tecniche agricole rigenerative e prive di chimica di sintesi.
SCISTE POLICROMATICA
La geologia e il Terroir del vino
Le scisti sono essenzialmente vecchie argille compresse, e le rocce di questi terreni hanno in comune il fatto che si scheggiano in lastre sottili e regolari.
Le vigne coltivati su terreni scistosi producono vini allungati, austeri e minerali. Gli scisti promuovono anche la finezza degli aromi e apportano complessità al vino. Non sorprende quindi che oggi sia nata un’associazione di produttori denominata Terroirs de Schistes.
I MURETTI A SECCO
Opere di architettura agricola
I muretti a secco di Bellaria, oggi patrimonio UNESCO, sono stati costruiti a mano, in circa 50 anni, tra il 1890 e il 1940, scavando pietre di ardesia della vicina cava e trasportandole su carrelli trainati da buoi.